Al freelance, o a chi vuole iniziare un’attività indipendente, l’unica soluzione possibile appare la partita IVA. In realtà può esserci un’altra opzione, come la Cooperativa. Ma conviene entrare in una Cooperativa? O è meglio la Partita Iva?
Per rispondere a queste domande è necessario confrontare i diversi regimi (partita IVA forfettaria, partita IVA ordinaria e ritenuta d’acconto). Premesso che la Cooperativa si basa su valori precisi, che è importante condividere se si vuole lavorare insieme, e il suo funzionamento è regolato dal suo statuto e dalla legge, vediamo gli aspetti economici e i costi di Hypernova:
- Quota sociale: € 50,00 (che vengono poi restituiti qualora il socio decida di uscire dalla Cooperativa)
- Tassa di ammissione: € 30,00 (per la gestione dell’ammissione)
- Contributo Annuale: € 120,00 (rateizzabili in 10€ al mese)
Dati questi elementi di base, troviamo poi le due voci principali, cioè quanto “costa” Hypernova. Abbiamo valutato i costi di gestione e sono stati individuati due valori che è quanto tratteniamo dal fatturato del socio.
- 5% sugli acquisti
12%13% (da luglio 2019) su fatturato di vendita (tolti ovviamente gli acquisti)
Sicuramente queste prime voci sono di facile comprensione e arriviamo poi alla fatidica domanda: ma Hypernova è più o meno conveniente rispetto alla partita IVA?
La risposta a questa domanda non è banale perché ogni caso deve essere valutato individualmente: in Italia quando inizi a parlare di Aliquote, IRPEF etc. non esistono risposte universali perché le variabili sono moltissime e oltretutto cambiano nel corso del tempo. È il motivo per cui facciamo fare il colloquio in una filiale: per valutare il singolo caso.
Abbiamo quindi cercato (semplificando) di mettere a confronto la Cooperativa con altre opzioni:
- per i fatturati tra i 5.000€ e i 30.000€ l’anno troverete il confronto tra la P. IVA forfettaria e Prestazione Occasionale
- per il fatturato superiore ai 30.000€ l’anno il confronto è con la partita iva ordinaria
Ecco quindi la presentazione con i confronti: prenditi del tempo per leggerla a pieno schermo
Dalle tabelle inserite nella presentazione si vedono alcune differenze (e il consiglio è anche di provare a sommare i valori: ad esempio le trattenute totali per la prestazione occasionale sopra i 5.000€ sono del 53,72% (20% IRPEF + 33,72% INPS).
Ovviamente anche qui è necessario valutare il singolo caso dal momento che vi è tutto il tema delle deduzioni da approfondire insieme.
Gli aspetti che cambiano in maniera significativa sono i servizi, le tutele e la tranquillità.
- Essendo dipendenti della Cooperativa vi sono tutti i benefici legati a questo aspetto (disoccupazione, ferie, malattia, maternità… ) mantenendo però l’indipendenza
- Nella rete Doc Servizi condividiamo i servizi per cui abbiamo un ufficio contratti, chi si occupa del recupero crediti, l’agenzia viaggi e molto altro ancora (che invece una partita IVA deve gestire in autonomia)
- Ci sono poi le deduzioni che consentono di definire esattamente qual è l’importo sul quale andare a pagare le tasse e non un generico imponibile
- Un dipendente inoltre non deve ricordarsi di versare l’IVA trimestralmente o di prepararsi (economicamente e psicologicamente) agli acconti: la tassazione è alla fonte e di conseguenza quanto viene “incassato” è quanto rimane in tasca
- Con i soci è possibile fare progetti di gruppo in maniera più semplice e rapida
La questione del “netto in busta paga” è quindi fondamentale, ma non è l’unico aspetto della vita di un freelance: è una domanda giustissima e importante sulla quale bisogna ragionare insieme ai colleghi nelle filiali per quanto detto sopra (le variabili sono tante e bisogna analizzare il singolo caso).
Volendo fare un confronto su questo argomento (anche un po’ per giocare) abbiamo provato a fare un piccolo calcolatore per vedere quante sono le ore che potrebbero essere dedicate o sono dedicate ad attività “collaterali” rispetto al lavoro. Infatti, più che guardare al netto del singolo lavoro, per un professionista è necessario avere uno sguardo ampio e ragionare come un’impresa valutando bene tutti i costi della partita IVA (una sorta di TCO).
Ovviamente i dati non vengono memorizzati, ma è possibile iniziare a valutare se può essere più conveniente la partita IVA o una Cooperativa come Hypernova.
Se hai fatto i conti puoi valutare che tutto quel tempo dedicato a gestire la parte amministrativa potresti dedicarlo ad altro: ad esempio al lavoro, alla famiglia, al relax, a trovare nuovi clienti… (e oltretutto è tempo senza la spada di Damocle di acconti e versamenti trimestrali)